Storia
L'atto costitutivo
Inizia così, da una copia ingiallita. scritta a matita e sopravvissuta ad ogni sorta di eventi, la storia della nostra Sezione. Una storia semplice, comune certamente a quella di tante società sportive, in cui la passione dei soci è l'elemento determinante per iniziare e proseguire un cammino difficile e per non farsi prendere dallo scoramento quando si è costretti ad abbandonare strutture sociali costate tanti sacrifici.
Nel giugno del '26, i sessantotto appassionati che fondano la Sezione di Sestri, agiscono con l'intento di propagandare presso la cittadinanza, non solo lo sport della vela, ma anche l'attività della pesca, del canottaggio, del nuoto e pallanuoto. La cerimonia ufficiale avviene nel Salone del Palazzo Municipale dì Sestri, con l'intervento della Banda Musicale Ghio Secondo, banda ufficiale della famosa Associazione Genovese A Compagna.
II Club Nautico Sestrese
Due anni prima, esattamente il 20/3/1924 era sorto in Sestri Ponente (al 1° piano del Bar S. Giorgio In Via Mazzini 2) il Club Nautico Sestrese, che disponeva di una sede a mare situata sulla spiaggia di Caldnara, tra Comigliano e Sestri. Era un vasto capannone in muratura, sede, durante il periodo della prima guerra mondiale, dell'Ansaido Aeronautica. L'attività del club era esclusivamente velica.
L'inizio dell'attività della Sezione L.N.I., come spesso succede, è un po' travagliato La difficoltà nel trovare una sede a mare costringe i promotori a contatti sempre più
frequenti con il Club Nautico Sestrese, i cui dirigenti dimostrano signorilità e comprensione e permettono l'uso della loro Sede e delle loro attrezzature.
Non si può quindi parlare, nel 1926, di attività della Sezione di Sestri della Lega Navale. Consiglieri e Soci dei C.N.S., presumibilmente sotto la spinta persuasiva di qualcuno dei nostri fondatori, si rendono conto dei vantaggi derivanti dall'inserimento del Club in una organizzazione di valore nazionale come la L.N.I.
Nell'assemblea del 25/3/1927 i Soci del C.N.S. a stragrande maggioranza, con votazione nominale, accettano la fusione con la L.N.I., consegnando in pratica a questo Ente, i locali, le attrezzature, il quadro murale, la casella postale e.... loro stessi.
E' dunque dal marzo 1927, che la Sezione inizia ad avere una propria attività nautica, resa possibile, è doveroso e giusto metterlo in evidenza, dallo spirito di altruismo che animava i Soci del benemerito C.N.S.
L'attività della nuova Sezione - Le barche dell'epoca
L'attività velica è particolarmente intensa. Vale la pena di ricordare le barche dell'epoca. Il tipo più diffuso era il 4,50, 6riginario del Club Nautico Foce, non pontato, piccolo bompresso, rollino awolgifiocco in legno, deriva in lamiera d'acciaio, randa con picco, 25 mq di superficie velica.
C'era la serie Lega Navale, m 4.25, vela unica tipo portoghese di 16 mq.
Abbastanza comune tiene nostra zona, in quanto originario di Pegli, era il 3,50, solo randa con picco, 12 mq non pontato, deriva in acciaio di cm 40 x 90, timone a pelo d'acqua con pala lunga ben 90 cm.
Esisteva poi una classe detta "libera" con barche di lunghezza variante da m 4.50 a 5. Libera come numero d'equipaggio e come superficie velica, che normalmente si aggirava sui 40 mq.
Gli attuali 18 piedi australiani non rappresentano poi una gran novità, visto che 50 anni fa in Liguria esistevano già imbarcazioni simili.
Del periodo che segue e che si protrae fino ai 1945, non è possibile reperire una sufficiente documentazione, ad esclusione di alcuni verbali da cui risulta che il vecchio Club Nautico Sestrese, assorbito dalla Sezione L.N.I. di Genova Sestri, manteneva una sua vitalità ed autonomia come "Gruppo Vela" della Sezione.
1 L'attività comunque viene incrementata in modo notevole, tanto che nel 1935 i soci iscritti ammontano a 400, come risulta da un elenco dell'epoca.
periodo bellico
Le seconda guerra mondiale è una tragedia che vede l'Italia e gli Italiani tra i protagonisti. In diversa misura tutti ne siamo interessati: milioni di morti, milioni di individui dilaniati negli affetti, nella casa, nel lavoro.
Parlare di attività nautica in quegli anni è un non senso. Si cerca di sopravvivere
La flottainglese si presenta nel Golfo Ligure e cannoneggia Genova da poche miglia: i B j. 8&.le famose "fortezze volanti", effettuano a ripetizione visite, non proprio di cortesia, al porto, ai cantieri, alla città.
L'8 settembre, la Repubblica Sociale Italiana, i rastrellamenti nelle fabbriche, le deportazioni, la lotta partigiana
Ma cosa sono le barche a velai
La ripresa dell'attività
Finalmente, nel '45, al cessare del conflitto, i Soci rimasti si riuniscono nei locali del Gruppo Vela di via Sestri 22, per riprendere rattività.
Si ricomincia da capo: la sede a mare è sempre a Calcinara.
SI aggiornano le quote sociali:
20 lire, soci ordinari - 8 lire, Soci familiari.
Imbarcazione di 4 metri: 160 lire, nel capannone - 60 lire, nel piazzale.
imbarcazione di 5 metri: 200 lire, nel capannone - 75 lire, nei piazzale.
L'attività velica riprende a pieno ritmo. Gli equipaggi delle "S", "U", "D", si contendono le prime medaglie post belliche a colpi di tangone.
Un cambio di Sede forzato
Genova necessita di un Aeroporto.
il Castello Raggio a Comigliano, fastosa residenza estiva degli omonimi Conti, ormai ridotto a poco più di un rudere da predatori stranieri ed indigeni, crolla per Io scoppio di innumerevoli piccole mine sapientemente piazzate. Non pochi vecchi di Comigliano e di Sestri si asciugano le lacrime senza ritegno alcuno.
La distruzione del Castello segna la fine di un'epoca. Comigliano scompare come località balneare ed immensi riempimenti, in simbiosi con ciclopiche dighe, creano irregolari superfici destinate ad accogliere gli altiforni ed i laminatoi dell'Italsider.
II progresso, inarrestabile, cancella immagini di tutti i giorni, che da sempre facevano parte della nostra esistenza: lo'spettacolo affascinante e sempre incredibilmente diverso di una mareggiata, le lunghe file dei pescatori che, con le loro donne, con gli amici, tiravano le reti dalla spiaggia: reti stese o messe a bollire nel tannino e tante sensazioni allora insignificanti di cui scio oggi riusciamo ad afferrare il fascino.
Nell'ottobre dei '53 giunge l'ordine di abbandonare la sede di Calcinara.
11 capannone dell'aeronautica, per 30 anni aveva adempiuto onorevolmente al suo compito:
alle ali di seta del primi bipiani, erano succedute le meno marziali vele dì cotone delle nostre derive. In forza dell'analogia dei principi fisici che determinano il sostentamento di un'ala e la propulsione di una vela, si può affermare che a Calcinara fu perpetuata una tradizione.
La nuova Sede destinata alla Sezione si trova sempre a Sestri e consiste in un capannone gentilmente cedutoci in uso dalla ditta Piaggio.
Costruzione ín scadenti condizioni che i Soci restaurano con la loro opera, a cominciare dal tetto, nel senso più realistico della parola.
2 La scuola vela per i giovani - le "Rondinelle"
La permanenza a Sestri dura solo 2 anni, stante la fatale progressione del riempimento per l'aeroporto. Il fatto degno di nota è che proprio in questo periodo si inaugura la scuola vela per í giovani.
Le barche usate sono le derive della classe 'V' (Rondinelle): barche a spigolo, pontate, lunghezza m 3,95, larghezza 1,27, peso Kg 90, vela Marconi di 9 mq, deriva in ferro di 10 Kg
Queste imbarcazioni svolgono onorevolmente il loro compito didattico, sostituite in epoca più recente da altri modelli proposti dalla F.I.V. (Federazione Italiana Vela).
La Sezione dà cosi la possibilità a moltissimi figli di operai di avvicinarsi ad uno sport allora privilegiato, realizzando, nel senso più completo, gli intenti per cui la L.N.I. è stata creata.
Ancora un cambio di Sede forzato
Nei primi mesi del '56 arriva un nuovo ordine di trasferimento. Viene concessa un'area sulla spiaggia di Multedo.
Nelle sedi precedentemente occupate la Sezione sveva sfruttato costruzioni in muratura già esistenti. A Multedo il quadro è disarmante: una vasta superficie di spiaggia e basta. Con un po' di coraggio, d'incoscienza, di fiducia nella pazienza del fornitori, si inizia la costruzione di un capace capannone in legno. Il Comune di Genova, tramite l'Assessore allo sport, professor De Andrà, elargisce alla Sezione la somma di L. 300.000 per tale opera.
I soci proprietari di imbarcazioni. si tassano di L. 10.000 al fine di raggiungere la cifra necessaria.
primo mezzo nautico sociale
In modo abbastanza curioso veniamo in possesso di una pilotina per l'assistenza in mare. Abbandonata sull'arenile, poco distante dalla nostra Sede, giace una lancia di salvataggio che la MM aveva affidato, evidentemente con scarsi risultati, ad una sezione scolastica del T.C.I.
Espletata le solite formalità, l'ambito mezzo entra in nostro possesso, per la gioia di chi pregusta circa un anno di lavoro, al fine di renderlo atto a tenere il mare.
Fatto che avviene al secondo tentativo, perché il primo varo si rivela un disastro, con la barca piena d'acqua insabbiata sul fondo.
Procurarsi, senza soldi, un motore entrobordo diesel ricorda un po' la quadratura dei cerchio.
Ricerche alla Spezia presso l'Arsenéle della MM non danno esito positivo. Un consigliere con la fantasia degli indigenti, decide di interpellare l'allora Presidente della Fiat professor Valletta, sentendosi incoraggiato dal fatto che il grande dirigente era nativo di Sampierdarena.
A smentire il generale scetticismo, l'insigne ligure risponde prontamente, promette il suo interessamento: non solo, ma incarica due ingegneri della Ditta di prendere visione del natante su cui il motore deve essere applicato. La vicenda è chiusa con l'arrivo di un O.M. 60 HP nuovo, ceduto con forte sconto sul prezzo di listino, motore che fa ancora da propulsore all'attuale mezzo di soccorso della. Sezione.
Altro cambio di Sede forzato
Nel 1961 arriva una nuova ingiunzione di spostamento, essendo l'area di Multedo compresa nel costruendo Porto Petroli.
Ci viene assegnata, nuovamente a Sestri, a levante del Cantiere Navale Ansaldo, una superficie molto ridotta di metri 25 x 40. Troppo poco per un'associazione in continua crescita.
3 La scuola vela per i giovani - le "Rondinelle"
La permanenza a Sestri dura solo 2 anni, stante la fatale progressione del riempimento per l'aeroporto. Il fatto degno di nota è che proprio in questo periodo si inaugura la scuola vela per í giovani.
Le barche usate sono le derive della classe 'V' (Rondinelle): barche a spigolo, pontate, lunghezza m 3,95, larghezza 1,27, peso Kg 90, vela Marconi di 9 mq, deriva in ferro di 10 Kg
Queste imbarcazioni svolgono onorevolmente il loro compito didattico, sostituite in epoca più recente da altri modelli proposti dalla F.I.V. (Federazione Italiana Vela).
La Sezione dà cosi la possibilità a moltissimi figli di operai di avvicinarsi ad uno sport allora privilegiato, realizzando, nel senso più completo, gli intenti per cui la L.N.I. è stata creata.
Ancora un cambio di Sede forzato
Nei primi mesi del '56 arriva un nuovo ordine di trasferimento. Viene concessa un'area sulla spiaggia di Multedo.
Nelle sedi precedentemente occupate la Sezione sveva sfruttato costruzioni in muratura già esistenti. A Multedo il quadro è disarmante: una vasta superficie di spiaggia e basta. Con un po' di coraggio, d'incoscienza, di fiducia nella pazienza del fornitori, si inizia la costruzione di un capace capannone in legno. Il Comune di Genova, tramite l'Assessore allo sport, professor De Andrà, elargisce alla Sezione la somma di L. 300.000 per tale opera.
I soci proprietari di imbarcazioni. si tassano di L. 10.000 al fine di raggiungere la cifra necessaria.
primo mezzo nautico sociale
In modo abbastanza curioso veniamo in possesso di una pilotina per l'assistenza in mare. Abbandonata sull'arenile, poco distante dalla nostra Sede, giace una lancia di salvataggio che la MM aveva affidato, evidentemente con scarsi risultati, ad una sezione scolastica del T.C.I.
Espletata le solite formalità, l'ambito mezzo entra in nostro possesso, per la gioia di chi pregusta circa un anno di lavoro, al fine di renderlo atto a tenere il mare.
Fatto che avviene al secondo tentativo, perché il primo varo si rivela un disastro, con la barca piena d'acqua insabbiata sul fondo.
Procurarsi, senza soldi, un motore entrobordo diesel ricorda un po' la quadratura dei cerchio.
Ricerche alla Spezia presso l'Arsenéle della MM non danno esito positivo. Un consigliere con la fantasia degli indigenti, decide di interpellare l'allora Presidente della Fiat professor Valletta, sentendosi incoraggiato dal fatto che il grande dirigente era nativo di Sampierdarena.
A smentire il generale scetticismo, l'insigne ligure risponde prontamente, promette il suo interessamento: non solo, ma incarica due ingegneri della Ditta di prendere visione del natante su cui il motore deve essere applicato. La vicenda è chiusa con l'arrivo di un O.M. 60 HP nuovo, ceduto con forte sconto sul prezzo di listino, motore che fa ancora da propulsore all'attuale mezzo di soccorso della. Sezione.
Altro cambio di Sede forzato
Nel 1961 arriva una nuova ingiunzione di spostamento, essendo l'area di Multedo compresa nel costruendo Porto Petroli.
Ci viene assegnata, nuovamente a Sestri, a levante del Cantiere Navale Ansaldo, una superficie molto ridotta di metri 25 x 40. Troppo poco per un'associazione in continua crescita.
4 spiritualmente: è per merito suo se una indistruttibile goletta di soccorso, dalle più versatili prestazioni, viene ad arricchire il parco barche dalla Sezione.
Cresce la Sede di via Cibrario
Le richieste di adesione alla Sezione sono continue e sempre più numerose.
La sede di Via Cibrario è insufficiente, i contatti allacciati da anni e mai interrotti con i dirigenti del CAR, per trasferire in nostra concessione una vasta area adiacente e scarsamente utilizzata, cominciano a dare risultati positivi. L' influente di turno, trova la strada giusta per far salire al piano scrivania una pratica giacente a livello cassetti bassi: ecco che in Via Cibrario prende forma un vasto piazzale agibile da mezzi meccanici che dà la possibilità di varare un nuovo moderno pontile per circa 80 posti barca.
il vecchio capannone che da Multedo era stato assoluto protagonista della nostra attività, ha i giorni contati. Qualche trave pur sapientemente imbullonata non rieke a rinvigorire strutture ormai lese alle fondamenta.
Si decide quindi, con tristezza, la demolizione di questa opera che ha protetto imbarcazioni, accolto negli armadi la più eterogenea massa di oggetti, dato ospitalità al contestatori di turno (sempre gli stessi) impegnati nel convincersi che i componenti del Comitato in carica, pur da loro eletti, non sono in grado di capire alcun problema della Sezione, a causa di una congenita carenza Intellettuale, ciò che detto in genovese, suona in modo meno elegante ma motto più espressivo ed immediato,
I moderni mezzi che la tecnica offre, consentono l'ammodernamento della Sede di Via Cibrario in tempi motto brevi. Con la collaborazione dei soci è possibile arricchire le Sezione di valide e moderne strutture come la semovente, nuovo salone e nuova segreteria, locali per ricovero imbarcazioni sociali.
Nella tragica carenza di ormeggi per il diporto che affligge la nostra città, la Sezione L.N.I. di Sestri ha dato ospitalità a barche in transito delle più diverse nazionalità.
Le attività sportive - la pesca -
Uno degli scopi fondamentali della nostra Sezione è sempre stato l'incremento dell'attività sportiva: in particolare pesca, canottaggio, vela.
I pescatori erano presenti nell'ambito della Sezione di Genova Sestri della L.N.I. fin dal suo nascere, ma la loro attività si limitava alla pesca individuale, svolta unicamente per impiego del tempo libero.
Coloro che desideravano partecipare a Gare Nazionali erano obbligati a tesserarsi F.I.P.S. presso altre Società.
Solo nei 1967 nasce un gruppo federato per la pesca con bolentino che inizia a partecipare a competizióni regionali a carattere selettivo. •
Di anno in anno il gruppo si rafforza, e spronati dai primi risultati concreti, altri validi pescatori si aggregano col risultato di competere a livello nazionale nelle varie specialità del bolentino, canna da natante, canna individuale ed a squadre.
Come spesso succede, ai successi in campo agonistico si accompagnano migliorie logistiche in Sede: la società mette a disposizione un locale per gli attrezzi collettivi ed una segreteria dove vengono conservate le coppe, targhe, trofei vinti sui campi di gara ed i permessi di pesca con palamiti e tramagli messi a disposizione di tutti i soci della L.N.I.
In ambito regionale i successi nell'arco delle due Riviere non si contano, in campo nazionale è un vero crescendo.
Nel '75 all'isola d'Elba al svolge il Campionato Italiano a Squadre ed una nostra rappresentativa è selezionata per questa campetizione.
Nei '76 due Soci si selezionano e partecipano al Campionato individuale a La Spezia.
II 77 è l'anno che premia i sacrifici di tutti i pesca-sportivi con risultati di assoluto prestigio. Sulla diga foranea di Genova viene disputata la prova finale del Campionato italiano a Squadre. Vi partecipano 360 concorrenti provenienti da ogni parte d'Italia. La prima
5 squadra della L.N.I. di Sestri si aggiudica il titolo Nazionale.
Sullo slancio, anche due importanti trofei come "La Pararmi' biennale e la "Ruga d'Oro" triennale, vengono e rendere più angusto lo spazio della segreteria pesca.
Un'attività veramente intensa che è soprattutto stimolo a migliorarsi e speranza che i giovani, i giovanissimi vengano ad arricchire con la loro presenza questo gruppo sportivo. senza alcun timore reverenziale nei confronti degli anziani, perché nessuno è nato campione ed i risultati sono, soprattutto nella pesca, contrariamente ad una opinione abbastanza diffusa, il frutto di applicatone. esperienza e di contatti umani con chi è più bravo.
Le attività sportive - li canottaggio
L'attività del canottaggio presso la Sezione L.N.I. di Genova Sestri inizi, in modo organico nel 1965, accogliendo In seno alla Sezione un gruppo di appassionati canottieri in difficoltà nel trovare un ricovero invernale per le loro imbarcazioni.
Eccezionale acquisto per la società, perché il gruppo, che mostra notevole serietà di intenti sia negli atleti sia soprattutto in chi il dirige, rinverdisce le tradizioni remiere di Sestri Ponente un tempo centro di intenso agonismo legato al glorioso nome dalla "Ansaldina" L'attività più umile, Indiscutibilmente la più faticosa, porta alla L.N.I, una somma di vittorie che è impossibile elencare in questa sede.
Campionati provinciali, regionali e nazionali.
Su 16 Pani di San Pietro si annoverano 14 vittorie e due secondi posti.
A Noli per tre anni consecutivi è nostro il trofeo P. E, Taviani.
Nel Gran Premio delle Province Liguri gli equipaggi di Savona, Imperia, La Spezia, devono forzatamente ammettere la nostra superiorità.
Per due anni consecutivi il trofeo di Porto Torres in Sardegna viene trasferito sul "Continente" a Sestri in Via Cibrario,
Per dare la possibilità ad atleti di tale levatura di ampliare il campo della loro attività e di gareggiare sui laghi, la Sezione mette a loro disposizione un'imbarcazione, sempre a sedile fisso, del tipo cosiddetto "Lariana" (due di punta con timoniere).
Dal titolo Liguria nel 1973 si passa, con questa imbarcazione, al titolo italiano Juniores nel 1975 ed alla conquista del titolo italiano assoluto nel 1976 a Ranco sul lago Maggiore.
Il 1977, per citare solo le gare nazionali, vede i nostri canottieri protagonisti a Porto Ceresio (Lago di Lugano) con la conquista del Trofeo Assicurazioni d'Italia e del Trofeo Comune di Porto Ceresio. A La Spezia, ai Campionati Italiani, manca la grossa affermazione del singolo ma la notevole serie di piazzamenti ai posti alti delle classifiche, porta la Sezione al primo posto assoluto del settore mare con la conseguente assegnazione di una artistica coppa d'argento.
La prossima prevista consegne dí una nuova Lariana (quattro di punte con timoniere) darà ulteriore incremento e questa attività che onora i suoi interpreti.
Le attività sportive - la vela
La Vela è stata l'attività sportiva primaria svolta dalla Sezione. Più che su una esasperata attività agonistica lasciata, per evidenti motivi di ordine economico, all'iniziativa privata, la nostra Sezione ha sempre impostato la propria attività velica con finalità didattica e divulgativa.
La "Scuola Vela" è li fulcro di questa attività e le non dimenticate "Rondinelle" già citate nel testo, furono le imbarcazioni di una delle prime scuole d'Italia.
I vecchi Soci che nutrivano velleità agonistiche, costruivano con le loro mani le "U" di m 5,50, le "S" di m. 4.50, le "D" di m. 4 con un lavoro paziente, sorretti sempre dalla speranza di aver indovinato la barca vincente per lasciare nella scia i tradizionali avversari di Voltri, Sampierdarena, Quarto, Bogliasco ed i "nemici" di Pegli in particolare.
Proprio nella classe "S" nel 1958, la nostra EMI conquista il titolo italiano.
6 La nuove tecniche costruttive legate all'uso delle vetroresina, con il conseguente avvento delle classi monotipo, segnano la fine di questa attività sotto certi aspetti artistica.
Pur dovendo sostenere confronti particolarmente severi, dato l'atto livello tecnico agonistica del concorrenti, i giovani della Sezione trovano modo di mettere in risalto le loro capacità.
Nella nuova classe olimpica "470", non mancano vittorie anche in campo nazionale; ma è soprattutto nella classe "F.J." scuola, che i migliori, usciti dai corsi "Olimpia", danno una grossa soddisfazione ai loro istruttori, conquistando per due anni consecutivi, nel mare di Livorno, il titolo Italiano.
Nostri equipaggi hanno portato i colori sociali in molte nazioni d'Europa partecipando a campionati Europei e mondiali.
All'attività sulle derive si accompagna, specialmente dopo la sistemazione delle Sedi, una buona attività delle classi I.O.R. (barche cabinate a bulbo).
I meno giovani hanno così la possibilità di vivere il lima della regata senza essere costretti a sfruttare a fondo dote atletiche un pò appannate.
La scuola vela d'altura
Ma anche in questa categoria di barche la L.N.I. di Sestri Ponente è giustamente famosa. La Scuola Vela d'Altura, che annualmente vede una larga partecipazione di allievi, è un corso di vela altamente impegnativo in ragione delle durissime condizioni meteorologiche che si possono trovare, specie nel mesi invernali, nel golfo di Voltri.
Dal 1970 si tengono corsi dl navigazione per il rilascio della patente nautica sia per barche a vela sia per barche a motore.
Scuole di Milano, Torino, Pavia ed altre città usano la nostra Sede ed I nostri mezzi nautid in sede di esami.
Attualmente la flotta della nostra sezione è forte di 250 barche all'ormeggio e di 150 natanti di più modeste dimensioni in posteggio sui piazzali, i Soci sono più di 700 e le nuove domande non scarseggiano certamente.
La gran mole di lavoro svolto e le difficoltà superate da questa Sezione della Lega Navale italiana, Ente Morale del tutto estraneo a fini speculativi, possano essere sempre tenute nelle giusta considerazione, da chi, occupando un posto di prestigio e di responsabilità, può essere giudice ed arbitro della nostre travagliata esistenza.
In conclusione
Chi ha avuto l'ingrato compito di mettere insieme queste righe tiene a precisare che ha volutamente evitato di citare nomi per due motivi;
- perché in cinquant'anni di attività le persone da nominare sarebbero troppe con il rischio di dimenticarne qualcuna parimenti meritevole,
- perché motti Soci, a seconda delle capacità professionali, hanno dato alla Sezione parte di loro stessi.
O nominare l'insigne professionista può fare dimenticare l'attività di chi, con badile, martello, cannello ossiacetilenico, ecc.. tra un mugugno ed una imprecazione, porta avanti l'opera più umile, più necessaria, più vitale per l'esistenza di questa Sezione della LN.I.
Genova Sestri, novembre 1977. ,
Azo
Trascrizione e nuova veste grafica: Marzo 2010
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